Se la narrazione politica entra nella penna del legislatore
13 Febbraio 2019
Le leggi non sono e non dovrebbero diventare slogan politici. Rileviamo un clima di diffidenza nei confronti della giurisdizione. Messaggi apparentemente rassicuranti che invocano una giustizia severa e forte, in realtà risultano controproducenti nei risultati e determinano una diffusa insofferenza verso ogni esito giudiziario che non sia la condanna esemplare.
Così Vinicio Nardo in audizione all’Ufficio di Presidenza in Commissione Giustizia del Senato per l’esame dei ddl nn. 925 e 417 sul divieto di giudizio abbreviato per i reati puniti con la pena dell’ergastolo:
Attenzione al lessico istituzionale ed al sentiero tracciato che conduce a sentenze del popolo e non più in nome del popolo.
La legislazione sia razionale e non emotiva. Un auspicio anche per la riforma penale preannunciata dal Ministro.
Il 12 Febbraio 2019 si è tenuta l’audizione dinanzi all’Ufficio di Presidenza in Commissione Giustizia del Senato, per l’esame dei ddl nn. 925 e 417 sul divieto di giudizio abbreviato per i reati puniti con la pena dell’ergastolo.
Auditi Edmondo Bruti Liberati, Giandomenico Caiazza e Vinicio Nardo.
Qui il video integrale: http://webtv.senato.it/4621?video_evento=927
Intervento di Edmondo Bruti Liberati (già Procuratore della Repubblica di Milano) fino al minuto 14.20
Intervento di Giandomenico Caiazza (Presidente dell’Unione Camere Penali Italiane) dal minuto 14.15 al 26.05
Intervento di Vinicio Nardo (componente dell’Organismo Congressuale Forense) dal minuto 26.24
Interventi di Senatori e risposte dal minuto 36.25
La foto in copertina è di Alessandro Bastianello, avvocato a Milano e appassionato di fotografia.