Legittima difesa: una questione di costituzionalità e civiltà

15 Gennaio 2019

La Legittima Difesa sta per essere esaminata alla Camera, ma non si discuteranno gli emendamenti del Movimento 5 Stelle perché semplicemente non ci sono più. L’accordo è stato trovato tra Salvini e Di Maio, il testo sembrerebbe blindato.
A cosa servono dunque i lavori parlamentari?
Chissà a cosa sarà servita l’audizione del 9 gennaio in Commissione Giustizia dell‘avv. Andrea Mascherin, Presidente del Consiglio Nazionale Forense, e dell’avvocato Vinicio Nardo in qualità di Rappresentante dell’Organismo Congressuale Forense (OCF).

Eppure i temi sollevati in audizione sono stati importanti e i dubbi sulla effettiva necessità di una nuova norma non sono pochi. Una legge esiste, la legittima difesa è già prevista e pensare ad una norma che permetta la Giustizia fai-da-te non è ammissibile, così come è impensabile che la persona che pone in atto un’azione di forza possa automaticamente saltare il momento del processo. Sul tavolo vi è anche il tema del diritto alla refusione delle spese di giustizia per l’innocente. Qui si pone una questione di principio delicata e complessa, un caso di discriminazione in positivo: se è vero che tutti – gli innocenti – subiscono un processo ingiusto, non si capisce perché alcuni possano avere diritto al rimborso e altri no. Continuando a pensare che a qualcosa i pareri tecnici possano servire, di seguito alcuni significativi passaggi degli interventi:Così il Presidente avvocato Andrea Mascherin: “Per la norma va garantita un’interpretazione costituzionalmente orientata”

Un’osservazione sull’Art. 52
Chi mette in atto un’azione di forza, seppur per rispondere ad un’offesa, costituzionalmente non è parte lesa, è un soggetto tendenzialmente indagato o potenzialmente imputato, quindi coperto da tutte le tutele in primo luogo quello della presunzione di non colpevolezza. Il primo comma fissa i termini della necessità e dell’attualità. L’uso dell’arma di per sé può essere ritenuto sempre proporzionale solo in caso di sussistenza della necessità e dell’attualità.
Qui il video dell’intervento del Presidente Mascherin: https://www.radioradicale.it/scheda/562445?p=0&s=62&t=1373&f=0

Così l’avvocato Vinicio Nardo: Per quanto si faccia non si potrà mai evitare un processo per accertare i fatti: un processo andrà comunque realizzato, e sarebbe intollerabile il contrario.
Il pericolo è che si operi uno scambio tra il bene vita e il bene materiale. Sono beni di valore diverso e il pericolo che si possa dire che si può privare della vita chi sta aggredendo un bene materiale pone un problema di costituzionalità e di civiltà.
C’è un contratto sociale che prevede che l’uso della forza sia affidato allo Stato, questa regola prevede l’eccezione della legittima difesa, ma nel momento in cui la normativa cambia in un senso da consentire un trasferimento di quel onere di difesa, che grava solo sullo Stato, al privato cittadino, allora cambia lo Stato, cambia il tipo di Stato.
Qui l’intervento dell’avvocato dell’avvocato Vinicio Nardo: http://www.radioradicale.it/scheda/562445?p=0&s=1379&t=2849&f=0

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