Intervista a Vinicio Nardo, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano.

23 Settembre 2022

Vinicio Nardo è un avvocato penalista e dal 2019 è Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Milano.

La politica forense lo ha sempre appassionato e ha vissuto a pieno l’attività associativa e quella istituzionale: due esperienze tanto diverse quanto complementari. Prima in rappresentanza delle Camere Penali, poi da consigliere dell’Ordine e componente dell’Organismo Congressuale Forense e attualmente anche da Presidente dell’Ordine.

Gli abbiamo chiesto quale sia il suo pensiero su queste elezioni, sulla squadra #noiavvocati, sul futuro di Cassa Forense:

Presidente, le elezioni per i Delegati Cassa Forense sono alle porte. Che elezioni saranno?

Credo in tutti gli strumenti della partecipazione democratica e sono convinto che le elezioni siano un’occasione da non sprecare per far sentire la propria voce. Mi auguro che ci sia una forte e massiccia partecipazione di tutti: colleghe e colleghi. Ritengo ci siano battaglie culturali da condurre dentro e fuori l’avvocatura e che per questo serva una forte rappresentanza. Spero quindi che le avvocate e gli avvocati milanesi sentano il bisogno e l’importanza di esprimere il loro voto.

@NoiAvvocati è la squadra che ha in lei un riferimento.

Dal 2015 abbiamo costruito una squadra che sta lavorando all’interno del Consiglio e di ogni articolazione istituzionale, con impegno, serietà e competenza.

Noi Avvocati ha una storia di successo. In questi anni stiamo facendo del nostro meglio e mettendo a frutto tutte le esperienze. Sono certo che anche in occasione della prossima definizione dei Delegati per la Cassa Forense, avendo messo in campo le nostre migliori risorse, continueremo a proporre progetti di qualità e a portare contributi di valore.

Su cosa dovranno concentrarsi i Delegati di Cassa Forense nel prossimo futuro? Che futuro intravede per Cassa Forense?

Sul tavolo del legislatore c’è la riforma previdenziale e si dovranno assumere decisioni che incideranno sulla fisionomia dell’avvocatura italiana. Credo che si debba lottare e lavorare per mantenere l’autonomia di Cassa Forense, sono convinto che serva una riflessione profonda per garantire l’intero sistema e la sua sostenibilità. Credo Cassa Forense debba fare un passo ulteriore verso i propri iscritti, assicurando maggiore ascolto, tramite i delegati territoriali, e azioni coerenti e conseguenti.

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