
Obiettivo del Comitato: Pensare ad iniziative che possano garantire il Giusto processo penale telematico attraverso il raggiungimento della neutralità tecnologica fra accusa e difesa (e tra le parti processuali in generale). La tecnologia deve diventare uno strumento per l’avvocato e non un ostacolo.
La tecnologia deve diventare uno strumento per l’avvocato e non un ostacolo.
LAVORO DA FARE NEL PROSSIMO CONSIGLIO: monitoraggio e implementazione del Portale deposito atti penali e degli strumenti tecnologici e risoluzione dei problemi applicativi del sistema informatico.
Organizzatore
Sono avvocato dal 2013 e mi occupo prevalentemente di Diritto Penale in ambito economico e societario.
Sono iscritto alla Camera Penale di Milano di cui sono stato componente del Consiglio Direttivo (2017-2019) e poi Segretario (2019-2021). Sono attualmente responsabile della redazione e della comunicazione e mi sono occupato con grande impegno ai temi legati al processo penale telematico avendo preso parte alla sperimentazione di TIAP e del Portale. Sono membro dell’Osservatorio sull’informatizzazione del Processo Penale dell’Unione delle Camere Penali.
Sono convinto che la figura dell’avvocato oggi sta subendo una importante evoluzione.
Diventare avvocati nel terzo millennio richiede non solo una preparazione di base ottima riguardo alla normativa italiana, ma è altresì necessario conoscere e comprendere la legislazione europea ed internazionale. La sfida principale degli studi italiani è oggi l’informatizzazione e la gestione dei dati, al fine di offrire la massima assistenza e professionalità al cliente, in tutti i campi del diritto.
Partecipanti
Attività
20 dicembre 2022

1) PROBLEMA: MANCATA VISIBILITA’ DEI FASCICOLI SUL PORTALE
La lentezza nell’accettazione da parte delle segreterie delle nomine depositate dagli avvocati e la visibilità dei procedimenti (almeno per i quali si è proposta querela).
SPUNTI:
– sarebbe utile introdurre una prassi tale per cui una volta che si è depositata una querela / denuncia, il procedimento appaia tra quelli autorizzati, cosa che non accade sempre. Questo eviterebbe di dover recarsi fisicamente in Tribunale a chiedere rubricazione e assegnazione del procedimento e agevolerebbe l’eventuale deposito di atti di integrazione successivi.
– nel momento in cui l’assistito nomina un difensore di fiducia in fase di identificazione deve essere la cancelleria del PM a caricare la nomina sul portale e in quella fase (se possibile) già autorizzare il difensore per la visione del fascicolo;
– cancellare la funzione “autorizzazione del PM” a visionare il fascicolo telematico se si è già in possesso della nomina depositata su portale;
– aumentare la dimensione complessiva supportabile per caricare le denunce – querele su portale che quando ha troppi allegati non funziona.
4 gennaio 2023

2) PROBLEMA: CESSATO SERVIZIO ON LINE PER SENTENZE E TRASCRIZIONI (REGIME TRANSITORIO)
Per quanto riguarda la fase del dibattimento è cessato con l’emergenza COVID il servizio online dell’infopoint che permetteva di controllare il deposito di trascrizioni e sentenze.
SPUNTII: Occorre una disciplina transitoria per Milano:
– Ripristinare il sistema che non costringa a controllare in cancelleria – previo appuntamento a seconda delle sezioni -, e inserire la possibilità di avere copia del verbale con lo stesso sistema.
SOLUZIONE VISTO DAL CIVILE: Il processo telematico fruibile tramite consolle avvocato ha numerosi vantaggi oltre alla completa gestione dei fascicoli e dei relativi depositi tra cui:
– effettuare notifiche tramite consolle
– ricerca certificati anagrafici
– consultazione fascicoli in cui non si è costituti
PROPOSTA PROGRAMMATICA: unificazione dei procedimenti telematici, pur tenendo conto delle particolarità di ogni settore del diritto e della procedura.
13 gennaio 2023

3) PROBLEMA: COPIA E INDIVIDUAZIONE SUPPORTI INFORMATICI NON TIAPPIZABILI
Problema:
Effettivo tracciamento dei supporti informatici allegati nei fascicoli. Nei fascicoli voluminosi si è riscontrato più volte il rischio di non individuare i supporti informatici allegati al fascicolo “tiappizzato”. Il rischio è che nemmeno la cancelleria/segreteria sia in grado di identificare quali e quanti supporti informatici siano effettivamente presenti (ad esempio, allegati alle singole annotazioni e in processi con decine di migliaia di pagine diventa difficoltoso, soprattutto considerato il temine di 20 giorni indicato dall’avviso ex art. 415 bis). Inoltre, per la visione dei fascicoli analogici l’accesso è assolutamente gravoso e con tempistiche non consone al procedimento.
Spunto: Per la visione dei fascicoli analogici creare una agenda appuntamenti dedicata unicamente alle “attività urgenti” motivate. Questo almeno per la fase di transizione.
Si avverte la necessità di semplificare e velocizzare l’accesso al portale e nel regime transitorio anche accesso a fascicoli cartacei. Si dovrebbe depositare nomina solo se successiva, diversamente il cancelliere dovrebbe provvedere a inserire tempestivamente il nome dell’avvocato che dovrebbe poter accedere.
Dobbiamo implementare tutta la parte telematica relativa ai file non acquisibili in forma di documento. Workflow (nuovo applicativo che sostituirà TIAP) dovrebbe prevedere l’upload di file non solo pdf ma multimediali. In ogni caso, serve assolutamente un’indicazione degli allegati non pdf.
25 gennaio 2023
4)PROBLEMA: INDICE FASCICOLO E COPIA ATTI
Gli indici dei fascicoli tiap sono assolutamente generici e non permettono di individuare con precisione il contenuto del fascicolo (ESEMPI: informative che vengono chiamate tutte “informative” o 4 faldoni di generici “ allegati o atti di altro procedimento)
– SOLUZIONI: implementazione dell’indicizzazione (e riconoscimento OCR). Ciò permette automaticamente di compilare un indice telematico completo e specifico, essenziale per la ricerca degli atti e documenti di interesse.
– quando si inoltra la richiesta delle copie digitale, avere la possibilità prima di visionare il fascicolo e poi di selezionare i file di cui si vuole estrarre copia.
30 gennaio 2023
5) PROBLEMA: VISONE DEL FASCICOLO DAL CARCERE
Il fascicolo telematico non è visionabile dal carcere né allo stato sono utilizzabili dai difensori dispositivi come tablet o altro per poter agilmente consultare i fascicoli tiappizzati in carcere con il proprio assistito.
SOLUZIONE: molte carceri sono già tutti dotate di computer nelle salette studio, bisogna prevedere la possibilità di prevedere un collegamento specifico per poter consultare gli atti. In questo modo si consente accesso controllato solamente tramite mezzi del Ministero e si consente consultazione atti ai detenuti e ai loro difensori.
1 febbraio 2023
6) PROBLEMA: MANCATA ATTESTAZIONE DI DEPOSITATO SULL’ATTO
il sistema non rilascia attestazione di depositato sull’atto informatico. La riforma Cartabia a regime prevederà l’attestazione, il problema si pone sulla normativa transitoria.
SOLUZIONI
– fare in modo che sia possibile controllare il file appena depositato. Ora si visualizza solo la prova del deposito del file e della tipologia di atto depositato.
Bisogna attendere implementazione Portale ma indicare chiaramente al Ministero la necessità che gli avvocati, sui propri procedimenti autorizzati vedano:
1) tutti i procedimenti (già in sperimentazione, ma va implementato)
2)una specifica funzione incidente probatorio
3) pdf acquisiti per immagini devono contenere scansione ocr