
Da qualche tempo si avverte una maggiore attenzione da parte dell’avvocatura al ‘tempo dell’espiazione della pena’ e alle modalità di esecuzione di essa.
I problemi connessi a questa fase necessitano una cura ancora maggiore che deve iniziare con una formazione tecnica particolare a partire dagli studi universitari garantendo poi una sensibilizzazione a giovani colleghi che sì avviano alla professione anche verso una cultura delle pluralità delle pene.
Le carceri e i luoghi di espiazione sono spesso sovraffollati e privi di quelle risorse, sanitarie o ministeriali, che occorrono perché le pene siano in linea con la Costituzione e con le regole europee e possano esplicare gli effetti necessari sia per la persona che per la collettività. Occorrerà avere attenzione ai luoghi di detenzione minorile, alla detenzione femminile e alla condizione degli stranieri. Una stretta connessione anche con l’associazione Antigone, da sempre impegnata con la osservazione diretta, può aiutare a migliorare l’attività da porre in essere per la tutela dei diritti primari.
Ulteriore ambito di imprescindibile intervento è quello delle persone portatrici di fragilità e patologie psichiatriche sia nella fase del giudizio, sia in quella successiva dell’esecuzione delle pene e/o delle misure di sicurezza garantendo loro presidi attraverso tutele. Con massima attenzione alle procedure avanti il Giudici tutelari.
Resta inoltre di fondamentale importanza una politica di sostegno senza pregiudizi delle risposte sanzionatorie alternative al carcere anche nella fase di cognizione proprio per un miglioramento del sistema carcerario oggi gravato da numeri impossibili e per avvicinare quanto più possibile la pena al tempo del commesso reato.
Non ultimo appare indispensabile garantire un approccio laico e scevro da pregiudizi alla giustizia riparativa che potrà contribuire in modo efficace in molte situazioni a riparare conflitti che il processo talvolta estremizza e non ricompone. Un nuovo strumento messo a disposizione dalla riforma Cartabia che ha finalmente recepito le indicazioni europee.
Organizzatore
Sono avvocata penalista, criminologa, specializzata in diritto penitenziario ed esecuzione penale. Ho partecipato agli Stati Generali indetti dal Ministro Orlando, alla commissione per le innovazioni del sistema penitenziario costituita dalla ministra Cartabia nel settembre 2021 e alla commissione per la riforma del processo penale nel gruppo riforma delle sanzioni che ha contribuito alla scrittura della nuova riforma.
Sono esperta presso l’Ufficio del Garante nazionale delle persone detenute o private della libertà personale, membro dell’osservatorio regionale Antigone nella Regione Lombardia e ho fatto parte dell’osservatorio nazionale carcere dell’unione delle camere penali.
Ho partecipato a numerose formazioni sul tema dell’esecuzione penale e soprattutto sul tema della gestione del paziente psichiatrico che entra nel Circuito penale.
Partecipanti
Attività
25 gennaio 2023

Tema: formazione e sensibilizzazione.
Proposta: formazione tecnica e maggiore collegamenti con l’università per aggiornamenti, seminari in tema di giustizia riparativa, esecuzione penale e tutela dei diritti anche con attenzione rivolta all’ambito europeo.
30 gennaio 2023

Tema: miglioramento luoghi e modalità detentive.
Proposta: osservazione luoghi detentivi e interventi attraverso implementazione iniziative all’interno delle carceri coinvolgendo la società civile.
1 febbraio 2023

Tema: rafforzamento collegamenti istituzionali.
Proposta: presenza istituzionale nei tavoli e interlocuzione con i soggetti tecnici di riferimento (Magistratura, Garante Comunale, Comune, Regione, terzo settore).