
La finalità del comitato
Il Comitato si è impegnato per valutare l’adeguatezza delle norme introdotte dalla Riforma Cartabia rispetto al principio del giusto processo.
La novella ha apportato modifiche importanti al cpc che implicano più di un semplice ritocco e che, in buona parte, incidono sul contenuto degli atti introduttivi e sulla scansione temporale dei vari moduli processuali offerti dal legislatore alle parti del processo.
Essa, infatti, ha modificato il procedimento ordinario di cognizione anticipando alla fase introduttiva del giudizio attività che, nell’attuale versione dell’art. 183 c.p.c., è successiva alla udienza di prima comparizione.
Tale modifica impone non soltanto una maggiore attenzione alla completezza degli atti introduttivi ma, ancor più, una particolare cura nella redazione dei medesimi, secondo i criteri di chiarezza e sinteticità, anche in considerazione delle “sanzioni processuali” previste in caso di inottemperanza a tali canoni.
Organizzatore
Avvocato civilista dal 1985. Mi sono occupata inizialmente di diritto di famiglia e dal 1997 mi sono dedicata principalmente al settore della responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, con particolare riferimento al diritto assicurativo. Ho avuto il privilegio di poter svolgere il lavoro che, sin da bambina, mi ha sempre affascinato e che ritengo, ancora oggi, il “mestiere” più bello del mondo.
Occupandomi soprattutto di contenzioso, la mia presenza nelle aule di giustizia (sin dai primi anni 80) è quasi quotidiana e questo mi ha consentito di vivere e condividere con i colleghi anche le criticità che, nel tempo, con sfumature diverse, hanno caratterizzato lo svolgimento della professione, chiamata a fronteggiare un sistema troppo spesso inefficiente, lento, con gravi carenze di organico e strutture organizzative inadeguate. Criticità che riguardano tutti gli avvocati: giovani e meno giovani, singoli o associati.
Partecipanti
Attività
25 gennaio 2023

Tema 1: definizione di limiti e criteri di redazione degli atti processuali
Proposta:
Collaborare, attraverso tavoli di lavoro, alla redazione di schemi e modelli processuali che siano funzionali all’uso della tecnologia senza tuttavia comprimere, nel contenuto, l’espressione del diritto di difesa, pur nel rispetto della sinteticità e chiarezza. Organizzare seminari, tutorial, eventi formativi su aspetti pratici, per comprendere come strutturare l’atto al fine di renderne più immediata e agevole la lettura attraverso strumenti informatici.
30 gennaio 2023

Tema 2: Interpretazione e coordinamento delle norme lacunose e contraddittorie
Proposta:
Rafforzare il dialogo tra tutti i protagonisti del processo dando continuità alla spirito di collaborazione reciproca che ha visto, nel corso di questi anni, impegnate le componenti dell’avvocatura e della magistratura attraverso tavoli di lavoro, per la redazione di linee guida e protocolli volti a garantire un’interpretazione chiara e univoca delle nuove norme, evitando così che vi siano letture diverse anche all’interno del medesimo ufficio giudiziario.
1 febbraio 2023

Tema 3: Ricorso a modalità alternative dello svolgimento dell’attività giudiziale
Proposta:
Organizzare attraverso le commissioni un monitoraggio per valutare se l’adozione delle soluzioni alternative di udienza sperimentate durante l’emergenza sanitaria siano sempre rispettose delle esigenze difensive e non si traducano in una automatica sostituzione dell’attività in presenza, garanzia di un confronto immediato e diretto delle parti tra loro e con il magistrato.
FOCUS
incrementare la cultura della giurisdizione, intesa come attuazione del diritto fondamentale di accesso alla giustizia, attraverso:
- cooperazione tra operatori del diritto (funzionari, magistrati, componenti dell’UPP) e avvocati. A tal fine è necessario organizzare dei fora che offrano occasioni non solo di formazione congiunta ma anche di confronto sulle problematiche attinenti alla gestione delle singole fasi processuali, oggi molto differenziate e sempre più disciplinate a livello digitale;
- coinvolgimento dell’Università non solo per quanto riguarda la formazione continua ma anche per l’orientamento degli studenti;