
I giovani avvocati vivono la professione ad una doppia velocità.
Il tempo della pratica, dell’esame e i primi passi della professione spesso molto dilatato e poi una sorta di rodaggio, un avvio alla professione il più delle volte non adeguatamente orientato. Può accadere infatti che ci si trovi a costruire la propria storia professionale sulla base dell’ambito in cui opera lo studio presso cui si collabora.
L’obiettivo che pensiamo debba avere una vera commissione giovani sia quella di occuparsi dei giovani, di essere un vero centro di proposte dirette alla delicata fase dell’avvio della professione, ma anche che possa costituire la sede di un patto intergenerazionale per creare sinergie e favorire lo sviluppo e l’innovazione della professione.
Organizzatore
A partire dal 2008 inizio a prestare la mia attività nello Studio legale di famiglia, seguendo le orme paterne e del nonno. Dal 2011 esercito la Professione e nel 2017 conseguo il Diploma della Scuola Nazionale di Alta Formazione dell’Avvocato Penalista, organizzata dall’Unione delle Camere Penali.
Svolgo larga parte dell’attività professionale nell’ambito del diritto penale, con particolare riguardo ai reati fallimentari e tributari nonché ai delitti contro il patrimonio e la persona. In tali ambiti presto la mia attività giudiziale e stragiudiziale sia a privati sia a piccole-medie imprese. Ho acquisito esperienza anche nel campo del diritto dell’immigrazione e del diritto d’asilo, collaborando stabilmente con associazioni senza scopo di lucro.
Credo molto nell’associazionismo professionale e, in qualità di associato alla Camera Penale “Gian Domenico Pisapia” di Milano ed all’Associazione Giovani Avvocati di Milano, faccio parte – rispettivamente – del Comitato per le difese d’ufficio e della Commissione di Diritto e Procedura Penale “Luigi Domenico Cerqua”.
Partecipanti
Attività
25 gennaio 2023

Spunto: Se i numeri sembrano dire che l’Italia “non è un paese per giovani avvocati”, Milano va contro tendenza e il nostro foro continua a crescere. A livello nazionale il calo delle iscrizioni ai corsi di giurisprudenza è verticale, e il livello della remunerazione dei giovani avvocati è un piano leggermente inclinato a fronte di un costo della vita aumentato dall’inflazione. Rimane il punto di una costruzione consapevole della professione
Proposta: Orientamento e formazione
- il ripristino dei colloqui di “orientamento” per i praticanti e giovani avvocati e l’introduzione dell’ausilio di strumenti innovativi messi a disposizione da soggetti terzi, convenzionati con l’Ordine; in particolare, utilizzando i big data ed interfaccia digitali user friendly potrebbe essere favorito l’orientamento e l’incontro tra professionisti e studi che cercano collaboratori e giovani;
- riconoscere crediti formativi validi per l’assolvimento dell’obbligo formativo a quegli avvocati che attivino percorsi di formazione dei praticanti avvocati e dei giovani avvocati all’interno dei propri studi consentendo di condividere le esperienze formative positive con giovani praticanti e avvocati di altri studi.
1 febbraio 2023

Spunto: se la monocommittenza non fosse l’unica scelta possibile?
Anche all’esito del nuovo assetto lavorativo prima “imposto” dal Covid – 19 e poi assecondato da molti studi, è rinata l’esigenza dell’iniziativa imprenditoriale da parte di molti giovani avvocati. Tuttavia, creare uno studio professionale è diventata una vera e propria impresa, che richiede un “capitale” in termini di tempo e costi. Si pensi all’implementazione di policy aml e privacy, alla strutturazione della rete informatica, alla cyber security, all’accesso ad assicurazioni professionali capienti, ai costi delle location, alla gestione degli strumenti per il processo telematico etc.. Si tratta di barriere all’ingresso al mercato legale da parte di singoli professionisti o di piccoli nuclei di professionisti.
Proposta: La libera professione
creazione di un “incubatore” di studio legale per avvocati (under 35) iscritti al Foro, che decidono di “mettersi in proprio”: l’Ordine (eventualmente tramite apposite convenzioni con enti/società esterne) potrebbe individuare e rendere fruibile una location appositamente dedicata nella quale dare spazio a momenti formativi (gestione dello studio, rapporto con la clientela ecc…), mettendo a disposizione anche aree di coworking, servizi e banche dati a condizioni calmierate. L’idea è quella di creare una “nuovo modello Milano” replicabile in altre sedi per accompagnare i giovani avvocati nella scelta di accedere autonomamente al mercato legale, creando un luogo che faciliti un percorso di consolidamento della propria clientela anche mediante l’incontro tra professionisti con diverse specializzazioni.