Michele Iudica

Esercito la professione di avvocato penalista da molti anni e sinceramente non credo che potrei fare altro nella vita. Considero il palazzo di giustizia di Milano ormai come la mia seconda casa.

Curo in prima persona la difesa dei miei assistiti nelle varie fasi del processo e mi occupo direttamente anche della gestione dello studio. Faccio parte del direttivo della Camera Penale di Milano che è l’associazione degli avvocati penalisti territoriale che raccoglie quotidianamente le segnalazioni provenienti dai vari iscritti riguardanti le difficoltà e gli ostacoli burocratici che si frappongono al pieno esercizio del diritto di difesa.

Credo nella politica forense di cui intendo occuparmi portando la mia esperienza di avvocato penalista artigiano che vive in prima persona le disfunzioni del sistema giustizia.

"Il Diritto diventi IL tema."

Intervista

Quale momento di evoluzione pensi stia attraversando il mondo dell’avvocatura?

Finalmente si torna a parlare di diritti, anche in considerazione delle limitazioni imposte dalla pandemia dove questi sono stati spesso sacrificati. Adesso è il momento delle grandi domande, soprattutto è il momento di chiarire bene la nostra reale possibilità di incidere nella società.

Quali sono le sfide che vedi all’orizzonte per la professione di avvocato nella tua area di interesse?

Il diritto alla difesa non può essere negoziabile, deve essere garantito a tutti in egual misura, ma soprattutto noi avvocati non possiamo essere più ospiti in tribunale. L’avvocatura è parte integrante della giurisdizione e le riforme dovranno richiedere un nostro coinvolgimento. Riguardo alla tecnologia credo che il suo ruolo dovrà essere quello di enfatizzare l’esercizio del diritto di difesa.

Come immagini il tuo impegno nella futura consiliatura dell’Ordine degli Avvocati di Milano?

Stiamo per essere investiti dagli effetti della Riforma Cartabia. Oltre ogni giudizio sarà cruciale trovare prassi applicative che non incidano negativamente sul diritto di difesa. Il rapporto con la magistratura sarà delicato e complesso e vorrò con forza dare voce agli avvocati salvaguardando il diritto di difesa nella costruzione di nuovi protocolli operativi che possano aiutare e facilitare la nostra quotidianità. Soprattutto vorrò porre la massima attenzione al tema delle difese d’ufficio e del patrocinio a spese dello Stato per ciò che esclusivamente concerne l’area penale, così particolare e complessa.