Claudio Santarelli

L’avvocatura sta attraversando un momento di evoluzione che necessita alcuni cambiamenti obbligatori.

L’accesso: bisogna modificare l’accesso alla professione attraverso l’utilizzo di nuovi tipi di esame come quello orale e bisogna lavorare per una riforma dell’esame che individui un periodo di pratica realmente effettiva ed una verifica della pratica con una verifica finale legato alla pratica svolta.

Le tariffe: il meccanismo dei parametri ormai è superato e bisogna rivedere il meccanismo con un approccio di rivisitazione periodica almeno biennale dei parametri in modo da adeguarli sempre al mutare dei tempi.

La prospettiva dello studio associato e le società professionali : si deve dare impulso alle forme di studio associato ed alle società tra avvocati e miste, accentuando le forme di benefici fiscali e previdenziali delle libere aggregazioni liberalizzando le diverse forme di possibili soci di capitale. Per gli avvocati in forma singola si devono aumentare le forme di fiscalità e disciplina previdenziale forfettaria e premiale.

La sfida tecnologica: una avvocatura che si rispetti deve convincersi che senza tecnologia nulla è più possibile.

Un nuovo “patto per lo sviluppo della professione e della giuridizione” che si confronti con la magistratura: se vogliamo lavorare con i magistrati in modo proficuo e paritario perché non si cerca un “patto per la giustizia” per garantire l’effettività dei diritti e la speditezza del giudizio? Non bastano le inaugurazioni degli anni giudiziari a fare questo e le Riforme Cartabia devono essere poste in discussione, non la scelta finale di un’epoca.

Accentuare il ruolo degli Ordini professionali: dare più autonomia agli Ordini sulle parcelle, in modo che la liquidazione dei compensi sia più veloce e comunque più autonomia in generale sulle iscrizioni e sugli investimenti a favore degli iscritti.

Sono attualmente il Coordinatore della Commissione Servizi al cittadino e legalità. In questi anni abbiamo lavorato per realizzare eventi formativi dedicati alle colleghe e ai colleghi su temi oggetto di studio della Commissione: dall’emergenza abitativa, al diritto dell’immigrazione, la funzione sociale degli avvocati e l’impegno negli sportelli di orientamento legale per i cittadini. Abbiamo lavorato con i direttori delle carceri milanesi, con i direttori dei Municipi per la gestione degli sportelli di orientamento legale e per l’avvio di nuovi progetti. Abbiamo avviato uno sportello in lingua a favore delle persone di nazionalità ucraina che entrano a Palazzo di Giustizia. Il nostro impegno è profondamente legato alla città di Milano e ai giovani della città: organizziamo infatti numerosi incontri nelle scuole nell’ambito dell’educazione alla legalità. Abbiamo coinvolto nel nostro lavoro centinaia di colleghi e di giovani collaboratori.

Il nostro impegno per il futuro sarà quello di ampliare e potenziare sportelli diffusi per la città, inserendo nuovi temi legati al rispetto della professione,  ai rimedi legali al disagio sociale ed alla parità di genere ed alla difesa di tutti i soggetti. Lavoreremo anche alla creazione di sportelli dedicati alle imprese.

Amplieremo l’offerta formativa presso le scuole, inserendo nuovi temi specifici come i problemi dei social, delle devianze violente e delle dipendenze.